Qualche nozione sulla Messa (XVIII): Il Padre Nostro

 

Dopo la preghiera eucaristica iniziano i “Riti di Comunione”: il Padre Nostro, lo scambio della pace, la Comunione vera e propria e il silenzio che la segue, l’orazione dopo la comunione.

Sono riti che sottolineano la nostra unione con Cristo, avvenuta durante la preghiera eucaristica e che deve rafforzarsi per continuare durante la nostra vita quotidiana.

Ed è proprio questa unione con Cristo, Figlio unigenito del Padre, che ci permette di recitare il Padre Nostro. Trasformati nel Corpo di Cristo, possiamo rivolgerci a Dio chiamandolo col nome di Padre, proprio come fa Gesù. È una preghiera corale, dove preghiamo attraverso il Figlio, con il Figlio e nel Figlio dando la nostra voce per fare risuonare questa preghiera sulla Terra. Sottolineamo così anche la comunione fraterna che esiste tra di noi e che ci deve far sentire uniti a tutti i cristiani del mondo.

Non è possibile qui fare un commento al Padre Nostro, sia per ragioni di spazio, sia perché non è possibile competere con i grandi personaggi e i grandi santi che lo hanno commentato: da sant’Agostino a san Francesco a san Tommaso (per citare solo i più conosciuti) fino al cardinal Martini e Enzo Bianchi. Se vogliamo possiamo procurarcene uno e meditarlo. Senz’altro troveremo molto giovamento.