Qualche nozione sulla Messa (X): Il Credo

 

Il Credo è una sintesi della nostra fede, basata sulla vita di Gesù, su ciò che Gesù ha detto, ha fatto, è stato che ci è stato tramandato attraverso il Vangelo, letto e interpretato dalla Chiesa.

In alcuni momenti della sua storia la Chiesa ha sentito la necessità di fare una sintesi di questa fede, per aiutarsi a comprendere meglio e in modo giusto Gesù Cristo. Queste sintesi sono i “Credo” o “Simboli della fede”.

I più antichi sono addirittura incorporati nel Nuovo Testamento (es. 1cor 15,3-8), uno dei più recenti, il “Credo del Popolo di Dio”, risale a Paolo VI che lo proclamò dopo il Concilio Vat II (1968).

La Chiesa ci fa proclamare durante la messa, a scelta, uno dei due “Credo” più importanti: il “Credo Apostolico”, credo della Chiesa di Roma dei primi secoli o il “Credo Niceno-Costantinopolitano”, nato durante il concilio di Nicea (anno 325) e completato nel concilio di Costantinopoli (anno 381).

Nelle nostre parrocchie abbiamo recitato il Credo Apostolico nel periodo di quaresima e Pasqua e la settimana prossima torneremo al Credo Niceno-costantinopolitano.

Recitare insieme il Credo ci assicura di poter celebrare insieme l’Eucaristia, cioè di interpretare nello stesso modo i gesti sacri che stiamo facendo e di pregare lo stesso Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo.

Sarebbe una bella cosa recitare il Credo anche durante le nostre preghiere quotidiane, perché il Credo ci aiuta a purificare la nostra fede.